L'Atletico San Lorenzo, nel corso dei suoi ormai sette anni di vita, ha visto crescere vistosamente, accanto al numero di squadre iscritte ai vari campionati, anche il numero, e la qualità, di atlete e atleti, nonché del personale tecnico che quotidianamente li allena.
Con la rubrica "L'osteria del pallone" diamo loro la parola: ci racconteranno le loro esperienze sportive, in campo e in panchina, i loro credo calcistici, cestistici e pallavolistici, le partite più belle che hanno disputato difendendo i nostri colori.
Oggi è il turno di Marzia Russo, giocatrice del calcio a 5 femminile dalla stagione 2018/2019.
A lei la parola.
Ciao Marzia, raccontaci la tua biografia sportiva.
Fin da piccola mi sono cimentata in vari sport, quasitutti mi divertono, ma il pallone è stato sempre uno dei miei giochi preferiti. Vent'anni fa in Calabria trovare una squadra di calcio femminile era quasi impossibile, ho fatto qualche piccola esperienza, ma la maggior parte delle partite le ho giocate nel campetto di terra con amici, tutti maschi e una femmina. Quando mi sono trasferita a Roma per iniziare l’università mi sono subito iscritta alla squadra di calcetto del Cus di Roma Tre, lì è scoppiato l’amore: impegno e divertimento correndo dietro ad un pallone. Poi ho giocato quattro anni nella Time Sport facendo due campionati in serie D e due in serie C, ho imparato tanto in questo periodo. Poi sono approdata nella calorosa famiglia del Vallerano e infine, due anni fa, nella squadra popolare dell’Atletico San Lorenzo, che fra le varie società incontrate è sicuramente quella che meglio incarna la mia idea di sport.
Qual è l'atleta del calcio mainstream (del presente o del passato) a cui ti ispiri? Perché?
Mi piacciono i vari giocatori che mostrano un forte attaccamento alla maglia, fra i tanti quello che ho ammirato fin da bambina è Alessandro Del Piero.
Qual è la giocatrice più forte con cui hai mai giocato? L'avversaria più ostica da affrontare?
Me ne stanno venendo in mente di diverse, credo che la giocatrice più forte con cui abbia giocato sia Fabiana Pasquali. L’avversaria più ostica è sempre stata quella più veloce di me... una volta erano un po' meno, ora quasi tutte (eheheheh).
Quale metodologia d'allenamento ti è più congeniale? Quale ti diverte di più e quale ritieni maggiormente efficace dal punto di vista sportivo?
Ho sempre amato un giusto dosaggio tra parte atletica e parte tecnica: penso sia importante avere un coach che vuole il meglio da te e che riesca a trasmettere impegno e passione nella dimensione ludica che lo sport è capace di creare.
Cosa ne pensi della federazione a cui è affiliata la tua squadra (Lnd)? Ritieni adeguati i provvedimenti di ciascuna federazione a sostegno delle squadre iscritte? Cosa cambieresti e cosa pensi debba fare una squadra popolare all'interno delle federazioni?
Sono un po' di parte, mi stupisco non vedere l’Atletico affiliata alla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), l’Ente di promozione sportiva antirazzista e antifascista per eccellenza. Al di là di ogni ente o federazione se c’è qualcosa da cambiare penso stia proprio nelle politiche che vengono applicate anche in ambito sportivo e che vanno sempre a vantaggio dei più forti, mi riferisco quindi allo sport agonistico e a tutti i soldi con cui questo viene finanziato, a scapito dello sport dilettante, di tutti, dei cittadini.
Un altro genere di sport è possibile? Lo sport può essere vettore di un nuovo modo di vivere e pensare un mondo libero da sessismo ed omofobia?
Penso che esistono diversi modi di intendere lo sport e può rappresentare infatti diversi aspetti che caratterizzano la società in cui viene praticato, una cosa che è comune a tutte le epoche è il suo grande valore educativo e relazionale per cui diventa strumento di conoscenza e condivisione tra le persone, e questo è certamente un modo per abbattere eventuali pregiudizi.
Veniamo alla tua esperienza all'Atletico San Lorenzo: come e quando sei venuto a conoscenza della nostra polisportiva? Quando hai deciso di difenderne i colori?
Conoscevo Julia Sanfilippo e, incuriosita, ho iniziato a seguire la pagina facebook dell’Atletico. Due anni fa, dopo uno di pausa, ho deciso di riprende con il calcetto e non potevo che farlo nei campi del San Lorenzo.
Quale partita in maglia rossoblu ti è rimasta maggiormente impressa? Quali i successi che ricordi con maggiore piacere? Quale sfida rigiocheresti per ribaltare il risultato maturato allora?
Ricordo diverse partite dello scorso anno che alla fine si mettevano male per noi e ci hanno portato a sudare la salvezza all’ultima partita [contro la Polisportiva Ostiense, gara vinta 7-4], salvezza che però è arrivata, quindi ricordo ogni vittoria molto emozionante. Una delle partite più belle è stata quella di quest’anno contro la Roma calcio femminile giocata al Cotral [ottavo di finale di andata di Coppa Lazio, sospesa sul 3-1 per la Roma e poi proseguita una settimana dopo, con il risultato ribaltato da parte delle sanlorenzine, prima del pareggio in pieno recupero delle padrone di casa].
Arriva la salvezza sudata per tutta la stagione! La squadra festeggia sotto la curva.
Il saluto alla tifoseria dopo il partitone disputato al Cotral.
La stagione in corso si è purtroppo arrestata assai prima rispetto al naturale epilogo del campionato: rispetto alle premesse di inizio anno come giudichi il campionato fatto dalla tua squadra?
Secondo me il campionato di quest’anno è stato più difficile di quello passato, credo che c’erano tutte le premesse per fare meglio, ma visto l’andamento altalenante dei risultati forse è mancato qualcosa.
In questi mesi di attività sportiva assai limitata, se non del tutto assente, hai ritenuto leso il diritto allo sport per tutte e tutti? Ritieni che potesse essere adottata una maggiore elasticità per permettere l'esercizio dell'attività fisica?
Vista l’emergenza sanitaria che abbiamo avuto in Italia penso siano state adeguate le misure adottate, mi auguro che ora si possa ripartire anche se con le dovute cautele.
Al momento non abbiamo certezze sulla ripresa della prossima stagione, in attesa che si riabbia la possibilità di fare attività fisica agonistica, cosa ti auguri? Come vorresti fosse lo sport dopo la pandemia?
Vorrei che lo sport continui ad essere riconosciuto come un diritto a cui tutti hanno accesso. Penso che questa crisi può creare difficoltà alle associazioni sportive, ma rischia di colpire maggiormente anche le persone più fragili o che in questo periodo stanno perdendo il lavoro. Sarebbe bello creare forme sportive solidali e diffuse che diano la possibilità a tutti di praticare sport e alle associazioni di poter sostenere le proprie attività.