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28/03/2019

San Lorenzo TwoTone: serata di cinema e musica assieme ai Madness

Atletico San Lorenzo, Ruderoma, Sally Brown Rude-pub e Nuovo Cinema Palazzo sono orgogliosi di presentare “San Lorenzo Two-Tone”, special guest direttamente from Madness la storica icona 2Tone Lee Thompson e il regista Jeff Baynes, entrambi presenti durante tutto l’evento.

Sabato 30 marzo 2019 il quartiere San Lorenzo vivrà un evento più unico che raro; non potevamo dargli un nome migliore considerando il livello degli ospiti e il coinvolgimento del quartiere, in due momenti differenti all’interno di due location storiche dello stesso quartiere… San Lorenzo Two-Tone!

▪ ore 18.00 Nuovo Cinema Palazzo
Presentazione e proiezione ufficiale del film Lee Thompson: One Man's Madness (ingresso a sottoscrizione)
A seguire cena sociale a cura della polisportiva popolare Atletico San Lorenzo con la presenza della storica band dei Madness from London


▪ ore 22.30 Sally Brown Rude-pub
DJ Set con LEE THOMPSON ( MADNESS-UK) in console!
Warm-up con Luigi Bertaccini, Francesco Nembokid Selecta from Ruderoma, Rudie Pressure Sounds, Howlin’ Danny & Rude Bones from Shots in the Dark (free entry)
moderatori dell’evento Luigi Bertaccini (Cesena) e Roberta Pagnini (Roma)

ONE MAN’S MADNESS ( IL FILM)

Chi è Lee Thompson? Mentre tutti ormai sanno chi è il cantante dei Madness, gli altri membri della band vengono raggruppati nell’immaginario generale come la gang che gli sta dietro. Tuttavia, se poi fate riferimento a “quello dei Madness che vola in aria mentre suona il sax”, un sorriso di compiacimento presto appare sulle labbra del vostro interlocutore avendo capito immediatamente di chi state parlando. E che altro sappiamo di questo pazzo personaggio di una band tanto amata? E perché mai ha questa inclinazione a farsi sospendere dagli impianti dell’illuminazione o dai travetti, con addosso costumi bizzarri, mentre suona il sax? Il regista Jeff Baynes, che ha filmato e diretto molti dei videoclip dei Madness degli anni 80, ha collaborato, o tramato, con lo stesso Lee, per trovare una risposta a queste questioni nodose. Tenendo fede allo stile comico e farsesco di quei primi videoclip, la band e i familiari vengono intervistati, ma le risposte non sono proprio quello che ci si aspettava. E nella miglior tradizione di quei videoclip classici, il film è stato girato quasi interamente in modo artigianale nel quartiere NW5 di Londra, con tutta la stessa immaginazione e disprezzo per le regole che ispirò quei primi lavori. Strizzando l’occhio ai più popolari film rock biografici, questo lungometraggio ne rovescia scherzosamente il formato facendo sfilare, in una comica parata, una carrellata di personaggi vicini al nostro Lee ma filtrati attraverso la sua fertile immaginazione e il suo dono per l’imitazione. Il risultato è un racconto bonariamente comico di come gli altri ci percepiscono e dell’evolversi dell’immagine di una band nella visione collettiva. Similmente a tante altre band iconiche provenienti dal Regno Unito, i Madness sono uno stretto gruppo di amici che si frequentano dai tempi della scuola, nati e cresciuti nello stesso quartiere di Camden, nel Nord di Londra. Il legame tra loro e le rispettive famiglie è alla base del racconto amorevole di questo viaggio, che parte dagli anni della pubertà per arrivare al successo mondiale, il tutto raccolto in uno strano incrocio tra una commedia inglese e un’autobiografia rock. I Madness hanno sempre racchiuso nella loro musica melodie da spettacolo di varietà, circo, ska e rock, e questo film è un omaggio a quel mix di tradizioni molto British. Per molti versi, questo è il miglior film sui Madness non ufficialmente catalogato come un film sui Madness. Il tutto viene realizzato osservando la band dal punto di vista di uno dei suoi membri, evitando le solite interviste, per seguire invece la traiettoria di uno di loro attraverso le relazioni interpersonali e le prove e tribolazioni che accompagnano la celebrità. Il risultato è davvero eccezionale e ci offre uno scorcio della vita nel Nord di Londra degli anni 70 e dell’alchimia che ha permesso la trasformazione di un gruppo di semplici ragazzotti in una grande band e in un “patrimonio nazionale” per la Gran Bretagna. E tutto ciò li fa anche un po’ impazzire… Jeff Baynes è cameraman e regista. La sua carriera comincia nel 1979, ai tempi in cui i videoclip si stavano affermando come uno dei metodi più popolari per la promozione delle band e della loro immagine. Con l’avvento di tecnologie sempre più a buon mercato e l’esplosione dell’etica punk del fai-da-te, non esistevano più regole su cosa si poteva e non si poteva fare, un fatto sfruttato al massimo dai Madness che riempirono i loro videoclip di un umorismo anarchico in perfetta sintonia con la loro musica. Jeff lavorò sui videoclip per Baggy Trousers e House of Fun, dando così vita a un’amicizia con la band che continua fino ai giorni nostri. Ha inoltre diretto i videoclip per It’s OK I’m A Policeman dei Crunch e Drip Fed Fred, una collaborazione tra i Madness e Ian Dury. Oltre a concerti e documentari di danza, Jeff è diventato il cameraman di riferimento per film documentari di ricostruzione storica, un genere molto in voga nel nuovo millennio.
Jeff ha contribuito alla riproduzione di D-Day, le Crociate, la Crisi di Suez, e l’allarme di guerra nucleare del 1983, tutto utilizzando una quantità minima di attrezzature sceniche e tanto fumo. Il suo talento l’ha portato a ricevere un Emmy per Crusades: Crescent and The Cross (C4 2005) e una nomina ai BAFTA per il suo lavoro su George Orwell: A Life in Pictures (BBC 2003). Più recentemente, ha lavorato su molti documentari musicali prodotti da BBC4, tra cui Steve Winwood, Prince e Soul Britannia. Il film che vedrete stasera vede riunite tutte queste esperienze nella massima espressione dei film fai-da-te, e il ritorno alle origini per Jeff e Lee. Filmato quasi interamente nel salotto di Jeff nel quartiere londinese di NW5 (e dove altro mai?) e montato nella sua stanza degli ospiti, la sua amicizia con i Madness e con Lee gli ha permesso di creare un flm unico e imperdibile.

Volsci 86 - Lavori in Corso

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